martedì 28 agosto 2012
Diventare figo come Robert De Niro. La prima parola da imparare per il Successo.
Oltre alle sue straordinarie doti artistiche De Niro con i suoi personaggi ci ha lasciato un'eredita importante, almeno dal punto di vista dell' atteggiamento mentale rivolto al successo. Parlo di una parola che ognuno dovrebbe ficcarsi in testa e ripetersela tutti i giorni, tutti i minuti, tutte le volte che sente i genitori dare consigli strampalati, la fidanzata dare consigli di convenienza ( la sua magari), gli amici lanciarsi in prese in giro gratuite...Quale? FANCULO.
- Fanculo la suora che da piccolo:"Credo che suo figlio sia ritardato".
- Fanculo Mamma che " Ti fai un concorso e diventi dipendente pubblico".
- Fanculo Papà che " Devi sapere le lingue".
- Fanculo il posto fisso.
- Fanculo 1000 euro al mese.
- Fanculo il Prof che - Lopez non sprecare il tuo talento.
- Fanculo i compagni di università che " Ma cosa cazzo credi di fare?"
- Fanculo i vecchi che " Ma chi cazzo ti credi di essere?".
- Fanculo i " Devi ancora imparare a vivere".
- Fanculo quelli che si fidanzano con la prima gliela da perchè non si possono permettere di scegliere
- Fanculo i risparmi per " i brutti momenti".
- Fanculo i tuoi studi " perchè Papà ha lo studio".
- Fanculo i " perchè non mi saluti?".
- Fanculo i " tra 200 rate ho finito di pagare la macchina".
- Fanculo gli investimenti sicuri e la casa come obiettivo di vita.
- Fanculo l' equilibrio.
- Fanculo " hai un esame".
- Fanculo " non so ancora cosa fare".
- Fanculo il sesso il fine settimana sempre nelle stesse posizioni.
- Fanculo le vostre idee del cazzo sui soldi.
- Fanculo " i soldi non sono importanti".
- Fanculo a quelli che scappano da un posto e si portano dietro tutti i loro problemi.
- Fanculo i " mi piacerebbe ma non ho tempo"
- Fanculo quelli che accettano di perdere.
- Fanculo quelli che non accettano di vincere.
- Fanculo i " prendi esempio".
- Fanculo tutti e tutto... Non ho vinto niente ma non ho niente da perdere.
Promettete a voi stessi che da oggi in poi filtrerete in modo maniacale i consigli che vi vengono dati da tutti e che sono gratis, badate bene d' ora in poi di trattenere solo quelli di persone che ce l' hanno fatta per davvero.
Vostro Iron Lopez
lunedì 27 agosto 2012
Sesso il Segreto: non diventi cieco...ma rimani povero! Parte 2
Innanzittutto : GRAZIE A TUTTI!
In così poco tempo il blog ha raggiunto il " TRAGUARDO DEI 1000" e non posso fare altro che ringraziarvi di cuore per la costanza e la simpatia con cui mi seguite! Come ringraziamento tratto oggi la seconda parte di un post divenuto piuttosto famoso in poco tempo ... Sesso il Segreto: non diventi cieco ma rimani povero! Apriamo le danze.
Nella prima parte della articolo avevo trattato i seguenti temi, rivediamoli in modo schematico:
a) Definizione dell' istinto sessuale.
b) Segreto della sublimazione dell' energia sessuale.
c) Successo e dominazione dell' istinto sessuale.
Partiamo proprio da quest' ultimo punto. E' noto che la nostra mente reagisca a degli stimoli che posso eccitarla o avvilirla. Gli stimoli più importanti sono: Il desiderio sessuale, l' amore, il desiderio di fama/potere/soldi, la musica , l' amicizia , l' empatia e la sofferenza condivisa, l' autosuggestione, la paura, la alcol e la droga. Come potete vedere non tutti i motori di azione sono positivi ( droga, alcol), ma anche in questo caso il sesso rappresenta la forza propulsiva più forte e potente.
La storia è piena di uomini sui quali si può riscontrare l' influenza esercitata da donne capaci di stimolarne la creatività e il sesto senso. Pensate a Napoleone Bonaparte, ispirato dalla prima moglie Giuseppina mise a soqquadro l' intera Europa. Quando decise di abbandonare le proprie emozioni e spinto dalla razionalità decise di ripudiarla ecco che cominciò il suo declino inesorabile che lo portarono al declino di Waterloo prima e la prigionia a Sant' Elena poi. Pensateci bene e vi verrà in mente una sfilza di nomi anche del panorama italiano, anche tra i vostri amici! Felicemente sposati con figli e tutto quello che un uomo può attendersi dalla vita, perdono la testa per la segretaria tettona, perdono tutto al casinò e in pellicce, chiedete a loro se non è meglio pensarci ed incanalare debitamente l' energia sessuale.
Reagiamo agli stimoli, siamo fatti così e lo stimolo sessuale è il più potente che esista, ci permette di elevarci a livello intellettuale e ci fornisce un' energia che altrimenti non riusciremmo a reperire altrove. NON ESISTE NESSUN UOMO O DONNA DEGNO DI NOTA, REALIZZATO O LEADER A CUI SIA MANCATA LA FORZA STIMOLANTE DELLA SESSUALITA' E UNA RISOLTA VITA SENTIMENTALE.
Chiaramente non vuol dire che chiunque riesca a sublimare l' energia sessuale diventi di conseguenza milionario o un genio, è chiaro che una volta incanalata la potenza si debba attingere all' immaginazione e alla creatività e far seguire desiderio e azione!
Perchè gli uomini e donne prima dei quarant' anni raramente combinano qualcosa.
Vi sono dati statistici che lo dicono ma è una realtà che è riscontrabile anche senza consultare grafici. Basta guardarsi intorno. Le persone prima dei quaranta/ cinquant' anni raramente hanno successo. Il motivo principale è che in tutti gli anni addietro hanno avuto la tendenza a dissipare le energie individuali nella ricerca dell' espressione fisica del sesso. Esistono altre possibilità di sfogo dell' istinto sessuale, molto più produttive del puro atto di accoppiarsi. Se ne rendono conto in pochi e di solito solo dopo aver sprecato molti anni, in cui l' energia sessuale è all' apice. A ciò solitamente seguono le grandi realizzazione.Per quanto si possa pensare è un' abitudine autodistruttiva a livello di successo economico e sociale Attraverso la trasmutazione dell' energia sessuale si riusciranno a compiere le grandi imprese!
Chiudo qua la seconda parte , nell' ultima parte vedremo le errate concezioni del sesso e il magnetismo personale non perdetelo!!
Vostro Iron Lopez
domenica 26 agosto 2012
La crisi economica spiegata ad un bambino.
" Sta cadendo il cielo" ripeteva il pulcino protagonista del primo film di animazione della Disney Pixar Chicken Little. L' abbiamo visto tutti. Ma che centra con quest' articolo? Il suo atteggiamento è una perfetta rappresentazione dell' atteggiamento tenuto dai più durante una crisi , che sia economica , politica o amorosa non conta, la gente si limita a gridare alla catastrofe imminente senza cercare di capire le cause e gli effetti.
La Crisi: ma dov'è? cos'è? Esiste? "A Portocervo stanno tutti coi barconi."
La vera domanda dovrebbe essere: perchè nessun economista l' ha prevista? Innanzittutto c'è da dire che gli addetti ai lavori sanno bene che l' economia attraversa boom, cicli e rallentamenti. Eppure CRASH! un bel fulmine a ciel sereno che ha preso il mondo tra capo e collo senza avvertire.
Se vabbeh, bel preambolo ma comincia a farci capire qualcosa Iron!
Parole povere? Non si erano capiti, o meglio non tutti avevano capito fino in fondo gli intrecci tra finanza ee economia, in particolar modo non era stato tenuto nella giusta considerazione il potenziale distruttivo della prima che è rapidamente passata da " accessorio utile e molto comodo" dell' economia a sua padrone bisbetica.
Da dove partire?
Il paese detonatore sono stati gli U.S.A della fine degli anni '90 e dei primi anni del nuovo millennio. In questo periodo fino al 2007 banche e società finanziarie statunitensi prestavano soldi ( montagne di soldi) a milioni di persone per comprare casa. Fin qui tutto bene se non fosse che non venivano richieste ai mutuatari ( coloro che ricevono il prestito) le adeguate garanzie ( del tipo : " Gino i soldi te li do ma se non paghi mi prendo la casa, la macchina , il televisore e anche tua sorella") e per dirla terra-terra venivano erogati prestiti alla cazzo di cane.
Ma perchè?
I Banchieri americani erano impazziti? Si erano fatti prendere da uno spirito caritatevole indù? Le società avevano eletto tra i loro presidenti dei Francescani? Magari.
Attraverso lo strumento della finanza questi mutui, i famigerati Subprime, venivano impacchettati in titoli e scambiati sul mercato creando un vortice perverso in cui ognuno passava la patata bollente all' altro, di fatto annullando il rischio per l' organo emittente ( se ve lo state chiedendo, la risposta è si! Sul mercato si possono comprare e vendere anche i mutui, si può vendere di tutto dai diritti alle sorelle).
La cosa bella era che questi titoli rendevano e rendevano anche bene e se una cosa è bella e rende tanto cosa succede? Si si esatto! La corrono a comprare tutti , sia belli che brutti! Arrivarono nei portafogli di tutto il mondo , infettando il mercato ( erano pieni dei famosi " bacilli" di cui parla Gordon Gekko nel film " Wall Street"). Questi titoli avrebbero reso fino a che il prezzo delle case fosse salito, cosa che effettivamente succedeva in quel periodo. E poi? E POI BOOM! Il prezzo degli immobili cominciò a scendere in modo inversamente proporzionale alla pressione arteriosa degli investitori.
E poi? Poi? Dicci cos'è successo Papà castoro!
La sfiducia prese il sopravvento, nessuno prestava più soldi a nessuno, la gente ritirava i soldi dalle banche, ovunque la paura che chi prendesse i soldi a credito poi non li avrebbe restituiti ebbe la meglio. I titoli da " tossici " quali erano divennero immondizia, banche con capitali immensi dovettero chiudere i battenti, qualcheduno ai vertici della finanza si sparò un colpo in testa.
La reazione tipica alla paura in tutte le cose della vita è di due tipi : REAZIONE O FUGA. Se la prima appartiene ai temerari e talvolta agli incoscienti ,la seconda è sicuramente la più diffusa a maggior ragione quando si parla di soldi. STOP. FERMI. Nessuno faceva più nulla coi soldi e se ti fermi prima o poi cominci a retrocedere, succede a tutti, anche all' economia!.
Sono due le lezioni che si possono trarre:
1)Gli ECCESSI DI CREDITO sono un male, nessuno regala soldi a nessuno. I prestiti creano della attività, e se queste attività perdono di valore si innescano reazioni a catena di questo tipo che aprono delle voragini finanziarie.
2) Le regole non sono poi così importanti in economia e finanza per entrambe tendono ad auto-correggere i propri eccessi. STRONZATE! Sono entrambe dei fenomeni umani e sociali ( come il calcio, la prostituzione, l' istruzione scolastica) e vanno regolamentati e sorvegliati attentamente per evitare che l' avidità umana prenda il sopravvento.
Finirà?
Si come tutte le cose umane, l' importante è che ci lasci la consapevolezza di dover costruire basi più soldi e muri di difesa più alti per far si che non ricapiti.
Vostro Iron Lopez
sabato 25 agosto 2012
L' Uomo Più Ricco Di Babilonia
Tratto da " Il venditore più grande del mondo" di Og Mandino (Gribaudi Edizioni/9.30/pp125) un libro FONDAMENTALE che consiglio a chiunque voglia crescere.
Se non avete neanche la pazienza di arrivare in fondo lasciate perdere, non combinerete mai niente:
I miei sogni sono inutili, i miei piani sono polvere, i miei obiettivi sono impossibili.
E’ tutto a valore zero se non è seguito dall’azione.Io agirò adesso.
Non è mai esistita mappa, per quanto eseguita attentamente in dettaglio e scala,
che abbia mai portato un essere umano avanti anche solo di un centimetro di terra.
Non è mai esistita legge, per quanto equa, che abbia mai impedito un crimine.
Non è mai esistita pergamena di saggezza, neanche come questa,
che abbia mai permesso al suo padrone di guadagnare anche solo un centesimo,
o di generare anche solo una singola parola di celebrazione.
L’azione, solo l’azione, è l’offerta che trasforma la mappa, la legge, questa pergamena,
i miei sogni, i miei piani, i miei obiettivi, in una forza di vita.
L’azione è il cibo e la bevanda che nutrono il mio successo.
Io agirò adesso.
La mia procrastinazione, che mi ha sempre fermato e risospinto indietro,
è nata dalla paura;
ma ora, io conosco il segreto estratto dalle profondità di tutti i cuori coraggiosi.
Ora io so che per conquistare la paura devo agire senza esitazioni
e i tremori del mio cuore scompariranno.
Ora io so che l’azione trasforma il leone del terrore nella formica della serenità.
Io agirò adesso.
Da ora in poi,
io ricordo la lezione della lucciola
che emana la sua luce solo quando vola,
solo quando è in azione.
Io divengo lucciola,
e anche in pieno giorno il mio bagliore rifulgerà, nonostante il Sole.
Lascerò che siano gli altri le farfalle che agghindano le loro ali
per vivere ancora della carità di un fiore.
Io sono come una lucciola, e la mia luce illuminerà il mondo.
Io agirò adesso.
Io non eviterò i compiti di oggi caricandoli sul domani,
perchè io so che domani non verrà mai.
Agirò adesso, anche se le mie azioni possono non portarmi la felicità, o il successo;
perchè è meglio agire e fallire, che non agire e scivolare nel fango.
La felicità, invero, può non essere il frutto diretto delle mie azioni;
ma senza azione, è certo che tutti i frutti moriranno sulle piante.
Io agirò adesso.
Io agirò adesso. Io agirò adesso. Io agirò adesso.
Da ora in poi, ripeterò queste parole ancora, e ancora, e ancora,
ogni ora, ogni giorno, tutti i giorni,
fino a quando queste parole diverranno una veste come il mio respiro,
e le azioni che seguiranno diverranno istintive come il battito dei miei occhi.
Con queste parole, educherò la mia mente
ad eseguire ogni azione necessaria al mio cammino.
Con queste parole, educherò la mia mente
a fronteggiare qualsiasi sfida il fallimento possa mai sfuggire.
Io agirò adesso.
Ripeterò queste parole ancora, ancora e ancora.
Quando mi sveglierò le pronuncerò, e salterò fuori dal mio letto
mentre il fallimento dorme ancora un’altra ora.
Io agirò adesso.
Quando entrerò nella mia giornata le pronuncerò,
e affronterò immediatamente il mio primo compito,
mentre il fallimento medita ancora sulle sue possibilità negative.
Io agirò adesso.
Quando una porta mi sarà chiusa in faccia, le pronuncerò e busserò ancora,
mentre il fallimento aspetterà fuori con paura e trepidazione.
Io agirò adesso.
Quando fronteggerò una tentazione le pronuncerò,
e agirò istantaneamente per liberarmi dal male.
Io agirò adesso.
Quando sarò tentato di lasciare e ricominciare domani, le pronuncerò
e agirò istantaneamente per percorrere un’altro metro.
Io agirò adesso.
E’ solo l’azione che determina il mio valore sulla piazza del mercato,
e per moltiplicare il mio valore io moltiplicherò le mie azioni.
Io camminerò dove il fallimento teme.
Io lavorerò quando il fallimento cerca di riposare.
Io parlerò quando il fallimento si nasconde.
Io chiamerò dieci persone mentre il fallimento fa grandi progetti per chiamarne una.
Io dirò che è compiuto prima che il fallimento dica che è troppo tardi.
Io agirò adesso.
Adesso è tutto ciò che ho.
Domani è il giorno riservato al lavoro del sonnambulo. Io non sono un sonnambulo.
Domani è il giorno in cui il male diventa bene. Io non sono il male.
Domani è il giorno in cui il debole diventa forte. Io non sono debole.
Domani è il giorno in cui il fallimento diverrà successo. Io non sono il fallimento.
Io agirò adesso.
Quando il leone ha fame, mangia. Quando l’aquila ha sete, beve.
Se avessero timore di agire, entrambi perirebbero.
Io ho fame di prosperità. Io ho sete di felicità e pace della mente.
Se avrò timore di agire, perirò in una vita di fallimenti, miseria, e notti insonni.
Io comanderò, e poi obbedirò al mio comando.
Io agirò adesso.
La prosperità non aspetta.
Se esito, diverrà promessa sposa di un altro essere umano
ed io la perderò per sempre.
Questo è il tempo.
Questo è il luogo.
Io sono quella persona.Io agirò adesso.
Uno straordinario inno alla vita e di orientamento al risultato con mix tra azione e contemplazione.
Vostro Iron Lopez
venerdì 24 agosto 2012
Quello che le donne non sanno
Iron Lopez in " Quello che gli uomini non dicono":
-1) Amore da quando sto con te ce l' ho sempre duro.
-2) Ma quanto cazzo parli?
-3) Non ha mai fatto a botte e vede crollare la propria virilità ai primi due schiaffi.
-4) Delira in onnipotenza non corrispondente alla propria situazione reale.
-5) Sei bella ma non te lo dico perchè voglio fare il duro.
-6) Vorrebbe piangere ma non ci riesce
-7) Ma quanto è sfigato sto scemo?
-8) Esagera con il divertimento perchè si sente solo.
-9) Necessita di una persona che riconosca la sua virilità.
-10) Necessita di un gruppo su cui imporsi.
-11) Ha erezioni quando si pulisce il culo.
-12) Ha avuto almeno una volta una curiosità omosessuale.
-13) Mette in dubbio la sua virilità se non ha l' erezione mattutina.
-14) Si rifugia dietro il " sono tutte puttane" perchè è stato ferito o perchè è un' astrazione di comodo che gli permette di non ammettere a se stesso che di donne non capisce un cazzo.
-15) Ha avuto fantasie sessuali su donne di cui non direbbe mai il nome ad alta voce.
-16) Ha perversioni che farebbero imbarazzare un cammello.
-17) Quando è malato non capisce perchè tutte le attenzioni non siano per lui.
-18) Si sente un fallito molto più spesso di quello che dovrebbe.
-19) Va in discoteca e molte volte neanche gli piace.
-20) Beve perchè ha bisogno di sentirsi vivo perchè reputa la sua vita piatta.
-21) Vorrebbe almeno una volta nella vita essere un malavitoso.
-23) Mi piaci ma non ti chiamo perchè sono un duro.
-24) Ha paura delle donne molto intelligenti e istruite.
-25) Reputa le proprie opinioni le uniche condivisibili.
-26) Conosce la dimensione del proprio pene al millimetro.
-27) Almeno una volta avrebbe voluto essere un pornostar.
-28) Si è chiesto almeno una volta come sarebbe essere donna.
-29) Frequenta persone che non gli piacciono del tutto.
-30) Non metterà mai mi piace a questo post.
Le donne neanche immaginano cosa ci sia dietro e dentro l' animo maschile...
I.L.
giovedì 23 agosto 2012
Iron Lopez in " Facebook, ti amo come una mosca ama la merda" :
Sì, d' accordo Facebook ha stufato, non se ne può più. Neanche una settimana fa mi è arrivata richiesta di entrare a far parte di un gruppo " Odio Facebook. No alla schiavitù cibernetica". Ora, atteso che contava più di un migliaio di " Mi piace" , si tratta evidentemente di un controsenso. E' un voler uccidere il drago dall' interno facendosi mangiare, un dare la colpa all' acqua se è affondato il Titanic . La verità? FACEBOOK HA VINTO. Ci ha battuti non possiamo più fare a meno dei social network. Senza sentirmi vecchio posso dire che la mia "generazione" o sarebbe meglio dire i miei coscritti e quelli un po più grandicelli ( appunto per chi sproloquia sulle nuove generazioni: una generazione dura 25 anni quindi apparteniamo alla stessa, animali) hanno vissuto l'era dei blog. Diari virtuali, più o meno interessanti, più o meno seguiti che a differenza del " Grande Blu" seguivano una parabola discendente : aprivi il blog quando avevi qualcosa da dire, aspettavi che qualcheduno se ne accorgesse, chiudevi il blog quando finivi gli argomenti o non ti cagava più nessuno.
Questo non succede più, almeno non su Facebook, si è di fatto venuta a creare una quarta dimensione dai confini indefiniti, senza strade ne municipi, con una comunicazione scaduta nella dialettica più vomitevole dello strappare di forza una frase filosofica o di De Andrè che vuole comunicare al mondo e a tutti gli " amici" che ci siamo anche noi che la nostra frase è quella risolutiva pregando per qualche "mi piace". A questo ci siamo ridotti, a pregare per dei numerini in blu.
Facebook è il sorriso della Mentadent sul cartellone pubblicitario, la foto della famiglia americana anni '50 ,i galantuomini vestiti di bianco del sud America, vende qualcosa che non c'è. Puoi impomatarti e metterti un abito di sartoria, puoi lavarti i denti anche venti volte che quel sorriso non ce l' avrai ma noi ci crediamo e lo accettiamo in modo passivo. E' diventato sfondo della nostra vita, come la nostra casa, l' affetto per la nostra famiglia, ci sono, magari non ci interessano o non ci piacciono del tutto, magari non ce ne frega proprio un cazzo, ma vi sfido ad eliminarli, a perderli a cancellarli. Facebook vi fa schifo? Vi fa schifo la gente che lo usa? CHIUDETE, DISATTIVATE L' ACCOUNT, SPARITE, SCAPPATE. L' alternativa c'è ma non la vogliamo scegliere, quasi come fosse un uomo violento da cui la ragazza innamorata non riesce a staccarsi. Se ce ne andassimo, vivremmo con la sensazione che la vita vera stia succedendo da un' altra parte, che ne potrebbe risentire la popolarità e l' opinione che hanno gli altri di noi, anche se non è così ci vogliamo credere.
Ora, se siete arrivati a leggere fino a questo punto, vuol dire che ho saputo scrivere qualcosa di bello. Quindi mettete un "mi piace" che in questo periodo sto studiando e mi sento solo. FACEBOOK HAI VINTO TU. Bastardo.
Vostro Iron Lopez
giovedì 2 agosto 2012
Giu dal divano! Allenati ad essere tenace
Come primo post per il mio ritorno vorrei proporvi una riflessione sulla tenacia, che di per se non è cosa ne brutta ne bella, quanto sulla mancanza di tenacia che rappresenta una delle più grandi tragedie per il miglioramento personale del 98% delle persone.Esatto. E' stato provato a livello scientifico (indagini condotte su un campione di migliaia di studenti, o si dice cavie?) che è solo il 2% delle popolazione a " tenere la capa tosta" ed è quella sparuta parte alla quale è destinato il successo in ogni campo in cui si applica. Quindi a questo punto, sconfortati avreste già dovuto smettere di leggere e riandare ad adagiarvi sul divano con una birretta in mano davanti al televisore. Ma sapete che c'è? E' UN MALE CURABILE. E con un po' buona volontà è un cancro estirpabile alla radice.
La tenacia è una condizione mentale, per cui la si può addestrare esattamente come tutti gli altri stati mentali.
In questo post vedremo su quali basi precise si fonda la tenacia e per non perdere ulteriore tempo eccoli qua:
a) Chiarezza di intenti. Sapere ciò che si vuole è il primo passo , forse il più importante per lo sviluppo della tenacia. una forte motivazione ci induce a superare molti ostacoli.
b) Desiderio. E' abbastanza semplice diventare tenaci e rimanerlo perseguendo l' oggetto del proprio intenso desiderio.
c) Sicurezza di se . La convinzione di poter attuare un progetto ci incoraggia a portarlo a termine con caparbietà.
d) Programmazione organizzata. Un progetto ben strutturato , anche se non fosse applicabile in pratica , corrobora la tenacia.
e) Conoscenza accurata. Sapere che i proprio sono validi , basati sull' esperienza o sull' osservazione rafforza la tenacia; " tirare a indovinare" invece di riflettere per sapere disincentiva la perseveranza.
f) Cooperazione. La simpatia, la comprensione e la collaborazione armoniosa coi colleghi tendono a rafforzare la tenacia.
g) Forza di volontà . La concentrazione sulla progettazione per il raggiungimento di un obiettivo ci abitua a essere tenaci.
h) Abitudine. La tenacia è strettamente connessa all' abitudine . La mente assimila le esperienze quotidiane di cui si alimenta . E? possibile curare la paura, il peggiore di tutti i nemici , con ripetizione coatte di atti di coraggio. Lo sa tristemente chiunque abbia assistito o partecipato ad operazione belliche.
Queste sono solo i principi, le cause prima da cui poi nasce una sana tenacia. E' un argomento su cui tornerò nei prossimi post data la sua importanza, per ora accontentatevi, in fondo sono appena tornato dalla vacanze !
I.L.
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